Efficace, efficiente, di qualità e sostenibile: le qualità dello stampaggio a freddo rendono questa tecnica la scelta ideale da molti punti di vista, in particolare sotto l’aspetto del rapporto qualità-prezzo e sotto quello ecologico. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, cos’è lo stampaggio a freddo?
Lo stampaggio a freddo è un processo produttivo ormai molto ben collaudato, che non solo permette efficienza e buona qualità a costi contenuti, ma garantisce anche basse emissioni di carbonio. Questo metodo di produzione prevede la deformazione del metallo in forme geometriche diverse attraverso la forza e senza l’utilizzo di calore. Il metallo viene infatti lavorato da una macchina detta stampatrice progressiva e modellato mediante stampi: l’applicazione di una forte pressione consente infatti di conferire via via al materiale la forma desiderata, fino ad ottenere il risultato desiderato. Il pezzo viene quindi finito mediante filettatura e lavorazione di ripresa per formare il prodotto finale.
Perché è sostenibile lo stampaggio a freddo?
Quello della sostenibilità ambientale è un tema molto sentito e, soprattutto negli ultimi anni, sempre più aziende sentono la spinta non solo a cambiare i propri processi produttivi rendendoli più “verdi”, ma anche rivedendo in tal senso la propria catena di fornitura: insomma, per chi desidera davvero limitare il proprio impatto sull’ambiente, non è più sufficiente adottare comportamenti virtuosi all’interno dei propri stabilimenti produttivi, ma occorre anche fare il possibile perché tutta la filiera e i prodotti utilizzati seguano la stessa filosofia.
In questo senso, optare per pezzi realizzati attraverso la tecnica dello stampaggio a freddo è un passo fondamentale in direzione di una produzione ecosostenibile: non solo perché – come dice il nome stesso – non occorre sviluppare calore per la lavorazione, ma anche perché non vi è alcuno spreco di materie prime. Il volume iniziale del materiale corrisponde infatti quasi sempre a quello finale del pezzo, che viene realizzato tramite deformazione della materia prima. Anche il pochissimo sfrido prodotto nel corso della lavorazione, negli stabilimenti Mauri viene riciclato al 100%.
Stampaggio a freddo: vantaggi della produzione
Eco-compatibile ed efficiente, la tecnica dello stampaggio a freddo presenta diversi altri vantaggi che la rendono la scelta ideale per diverse applicazioni. Primo, la riduzione dei costi: le necessità energetiche ridotte e l’assenza di scarti nell’utilizzo della materia prima contribuiscono a contenere il costo delle lavorazioni. Secondo, la velocità: con la tecnica dello stampaggio a freddo, i pezzi più semplici possono essere prodotti a una velocità di 300 al minuto. Quelli più complessi richiedono naturalmente un tempo maggiore, ma comunque altamente performante, anche fino a 200 pezzi al minuto. Terzo, resistenza e durata: lo stampaggio a freddo massimizza le proprietà metallurgiche di un pezzo. La priorità viene infatti data a resistenza e durata del prodotto, garantendone così l’integrità strutturale. Quarto, la produzione su larga scala: la grande velocità di produzione propria dello stampaggio a freddo consente di produrre centinaia di milioni di pezzi l’anno. Ecco perché è la scelta perfetta nella gestione efficiente della produzione su larga scala e nella soddisfazione dei bisogni anche nei periodi di alta domanda.
La scelta ecologica di Mauri
Per quanto riguarda l’impatto ambientale, le caratteristiche premianti insite nella tecnica dello stampaggio a freddo vengono amplificate dalle scelte produttive di Mauri. Il 100% dei nostri impianti in Italia è infatti alimentato da energia rinnovabile e la rilocalizzazione delle catene produttive ridurrà significativamente la carbon footprint della nostra produzione.