Nel contesto della crescente consapevolezza ambientale e dell'urgenza di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, la sostenibilità è diventata una parola chiave nel linguaggio interpersonale e, soprattutto, aziendale. Già, perché quando si parla di sostenibilità non ci si riferisce più ad un obiettivo auspicabile, ma a un imperativo da raggiungere affinché si compiano passi decisivi per una transizione verso un futuro green.
La sostenibilità passa da una buona comunicazione
La responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde è fondamentale per il progresso verso una società più sostenibile. Le recenti modifiche alle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE in attesa di ratifica e introdotte ad inizio 2024, mirano a migliorare la tutela dei consumatori dalle pratiche sleali e a garantire un'informazione più completa, trasparente e precisa. L’obiettivo è raggiungere il corretto funzionamento del mercato interno, sulla base di un livello elevato di protezione dei consumatori e dell'ambiente, compiendo progressi nella transizione verde. Per fare questo, è essenziale che i consumatori prendano decisioni di acquisto informate, contribuendo così a modelli di consumo più sostenibili. Ciò implica, dunque, che gli operatori economici si assumano la responsabilità di fornire informazioni chiare, pertinenti e affidabili. Ecco perché è stato opportuno introdurre nella normativa dell'Unione Europea in materia di tutela dei consumatori, norme specifiche volte a contrastare le pratiche commerciali sleali che ingannano i consumatori e impediscono loro di compiere scelte di consumo sostenibili.
Ma quali sono i comportamenti non sostenibili? Le pratiche associate all'obsolescenza precoce dei beni, per esempio, oppure le asserzioni ambientali ingannevoli (il cosiddetto greenwashing) o quelle sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici. O ancora, i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili.
Più consapevolezza, più sostenibilità
L’introduzione delle modifiche alle suddette norme, consentiranno agli organi nazionali competenti di fare un passo significativo in avanti verso una maggiore consapevolezza ambientale e un consumo più sostenibile. Il risultato che ne conseguirà, sarà che avremo dei consumatori più informati sui prodotti e servizi di un’azienda, inclusi i loro impatti ambientali. E questa trasparenza consentirà loro di fare scelte più consapevoli e che favoriscano la sostenibilità ambientale.
Inoltre, una maggiore precisione nell'informazione su prodotti e servizi ecologici e sostenibili, incoraggerà le imprese a sviluppare e promuovere soluzioni che rispettino l'ambiente e promuovano comportamenti aziendali responsabili. Per concludere, queste modifiche rappresentano un passo avanti decisivo nella promozione della transizione verde, garantendo una maggiore tutela dei consumatori e un'informazione più chiara, completa e precisa che li guidi verso scelte più consapevoli, e dunque, più sostenibili.
#makeabrightfuture